martedì 1 maggio 2012

Grillo: A pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina

Parlare in pubblico non è facile, è necessaria una spiccata capacità di padroneggiare le parole per evitare che un pensiero male argomentato possa snaturalizzarsi e trasformarsi in altro significato!
Leggendo sui giornali la frase di Grillo "La mafia non strangola le sue vittime..." dopo l'indignazione iniziale ho ritenuto giusto sospendere il giudizio per cercare di capire cosa si nascondesse dietro quella frase mal riuscita. Per capire mi sono rivolta allo stesso Grillo, tramite il suo blog. Ed è qui che trovo un minipost di chiarimento sull'accaduto, ne riporto il contenuto

"La mafia ha tutto l'interesse a mantenere in vita le sue vittime. Le sfrutta, le umilia, le spreme, ma le uccide solo se è necessario per ribadire il suo dominio nel territorio. Senza vittime, senza pizzo e senza corruzione come farebbe infatti a prosperare? La finanza internazionale non si fa di questi problemi. Le sue vittime, gli Stati, possono deperire e anche morire. Gli imprenditori possono suicidarsi come in Grecia e in Italia. Spolpato uno Stato si spostano nel successivo. Questo è il senso delle mie parole di ieri a Palermo. Honi soit qui mal y pense."



Se capisco bene, in questo breve scritto, la mafia vince il confronto con la finanza internazionale (ma poi siamo proprio sicuri che la finanza non sia collusa con la mafia?) perchè uccide solo se necessario per mantenere il controllo del territorio. Poche parole, non male assemblate durante un discorso in pubblico, che giustificano il metodo mafioso.

La mafia uccide solo se necessario!!! La mafia ha interesse che ci sia prosperità!!! La mafia dà lavoro!!!

Troppo buono Fiorello nel dire semplicemente "Ma vattela a piglia 'nsaccoccia"